b) quando il fenomeno esiste e viene rilevato, ma i casi non si sono verificati.
non si conoscono per qualsiasi ragione, determinando un’interruzione nella serie storica.
b) l’esiguità del fenomeno rende i valori calcolati non significativi.
I dati relativi ai periodi più recenti in alcuni casi sono provvisori e, pertanto, suscettibili di rettifiche in rilasci successivi. I dati contenuti in precedenti pubblicazioni che non concordano con quelli presentati in questa sede si intendono rettificati.
Per effetto degli arrotondamenti in migliaia o in milioni, i dati delle tavole possono non coincidere tra loro per qualche unità (di migliaia o di milioni) in più o in meno. Per lo stesso motivo, non sempre è stato possibile realizzare la quadratura verticale o orizzontale nell’ambito della stessa tavola e i totali possono non corrispondere alla somma delle rispettive componenti.
Le composizioni percentuali sono arrotondate automaticamente alla prima cifra decimale. Il totale dei valori percentuali così calcolati può risultare non uguale a 100.
Le percentuali, i quozienti, i tassi e gli altri indicatori presentati in alcuni casi sono elaborati sulla base di valori assoluti non arrotondati, mentre molti dati contenuti in questa pubblicazione sono arrotondati (al migliaio, al milione, eccetera). Pertanto, rifacendo i calcoli a partire dalle tavole riportate in questa sede, si possono ottenere risultati leggermente differenti.
Nelle tavole che riportano distribuzioni di frequenza per classe di valore di un carattere, come regola generale gli estremi inferiori di ciascuna classe si intendono esclusi e gli estremi superiori inclusi nella classe considerata.
Fanno eccezione le classi di età, dal momento che l’età si esprime in anni compiuti. Ad esempio: “0 anni” si riferisce all’età dalla nascita al giorno precedente il primo compleanno; la classe “10-14 anni” include gli individui dal decimo compleanno al giorno precedente il 15°; “75 anni e oltre” si riferisce agli individui dal 75° compleanno in avanti.