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AVVERTENZE



Simboli
convenzionali
Nelle tavole statistiche sono adoperati i seguenti segni convenzionali:
Linea ( - )
a) quando il fenomeno non esiste;

b) quando il fenomeno esiste e viene rilevato, ma i casi non si sono verificati.

Tre puntini in
parentesi quadra ([...])
il fenomeno esiste, ma tutti i dati relativi all’anno di riferimento

non si conoscono per qualsiasi ragione, determinando un’interruzione nella serie storica.

Quattro puntini ( .... )
quando il fenomeno esiste, ma i dati non si conoscono per qualsiasi ragione.
Due puntini ( .. )
a) i numeri non raggiungono la metà della cifra dell’ordine minimo considerato;

b) l’esiguità del fenomeno rende i valori calcolati non significativi.

Asterisco (*)
il valore è oscurato per la tutela del segreto statistico.
Dati provvisori
e rettifiche

I dati relativi ai periodi più recenti in alcuni casi sono provvisori e, pertanto, suscettibili di rettifiche in rilasci successivi. I dati contenuti in precedenti pubblicazioni che non concordano con quelli presentati in questa sede si intendono rettificati.

Arrotondamenti

Per effetto degli arrotondamenti in migliaia o in milioni, i dati delle tavole possono non coincidere tra loro per qualche unità (di migliaia o di milioni) in più o in meno. Per lo stesso motivo, non sempre è stato possibile realizzare la quadratura verticale o orizzontale nell’ambito della stessa tavola e i totali possono non corrispondere alla somma delle rispettive componenti.

Le composizioni percentuali sono arrotondate automaticamente alla prima cifra decimale. Il totale dei valori percentuali così calcolati può risultare non uguale a 100.

Le percentuali, i quozienti, i tassi e gli altri indicatori presentati in alcuni casi sono elaborati sulla base di valori assoluti non arrotondati, mentre molti dati contenuti in questa pubblicazione sono arrotondati (al migliaio, al milione, eccetera). Pertanto, rifacendo i calcoli a partire dalle tavole riportate in questa sede, si possono ottenere risultati leggermente differenti.

Estremi delle
classi di valore

Nelle tavole che riportano distribuzioni di frequenza per classe di valore di un carattere, come regola generale gli estremi inferiori di ciascuna classe si intendono esclusi e gli estremi superiori inclusi nella classe considerata.

Fanno eccezione le classi di età, dal momento che l’età si esprime in anni compiuti. Ad esempio: “0 anni” si riferisce all’età dalla nascita al giorno precedente il primo compleanno; la classe “10-14 anni” include gli individui dal decimo compleanno al giorno precedente il 15°; “75 anni e oltre” si riferisce agli individui dal 75° compleanno in avanti.

Euro
Tutti i valori storicamente espressi in lire sono stati convertiti in euro secondo il tasso di conversione pari a 1.936,27 lire per 1 euro.
Ripartizioni
geografiche
Cinque ripartizioni
Nord-ovest
(Italia nord-occidentale)
Piemonte
Valled’Aosta/Vallée d’Aoste
Lombardia
Liguria

Nord-est
(Italia nord-orientale)
Trentino-AltoAdige/Südtirol
  Bolzano/Bozen
  Trento
Veneto
Friuli-VeneziaGiulia
Emilia-Romagna

Centro
(Italia centrale)
Toscana
Umbria
Marche
Lazio

Sud
(Italia meridionale)
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria

Isole
(Italia insulare)
Sicilia
Sardegna


Quattro ripartizioni
Nord
(Italia settentrionale)
Piemonte
Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste
Lombardia
Liguria
Trentino-Alto Adige/Südtirol
  Bolzano/Bozen
  Trento
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Emilia-Romagna

Centro
(Italia centrale)
Toscana
Umbria
Marche
Lazio

Sud
(Italia meridionale)
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria

Isole
(Italia insulare)
Sicilia
Sardegna.

Tre ripartizioni
Nord
Piemonte
Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste
Lombardia
Liguria
Trentino-Alto Adige/Südtirol
   Bolzano/Bozen
   Trento
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Emilia-Romagna

Centro
Toscana
Umbria
Marche
Lazio

Mezzogiorno
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna